L'IMPORTANZA DEL LAVORO (ALTRUI)
Malgrado la mia memoria sia pessima tanto da dimenticare la maggior parte degli accadimenti poco significativi del passato, alcuni fanno eccezione, non so perché, e questo è uno di quelli. Periodo di vita e di lavoro risalenti all’esperienza in Piemonte. Fine di una giornata di lavoro e rientro a casa da Torino sud, luogo di lavoro, a Pinerolo, con il bus di linea. La mia faccia probabilmente faceva trasparire più la stanchezza che la soddisfazione, come solito; il lavoro che faccio è impegnativo, ma è una mia scelta, probabilmente anche un po’ masochistica: mi piace avere a che fare con problemi, per la soddisfazione di risolverli! Del resto è per quello che vengo pagato; e se non ne ho di miei mi vado a cercare quelli degli altri (con il loro permesso). Salgo sul bus e ci scambiamo con l’autista una reciproca rapida occhiata e un automatico e vuoto “buonasera". Non so chi aveva la faccia più stanca…; io devo aver ritenuto la sua, se andando a sedermi ho pensato: “Hai visto